L'ultima fatica di Friedemann Friese è stata presentata ad Essen Spiele 2020 (Essen Digital per essere precisi) ed ha già riscosso un buon successo tra gli appassionati. Leggendo i commenti sui Blog più famosi e frequentati (BGG, Tana dei Goblin e così via) si percepisce una generale soddisfazione e apprezzamento di questo titolo che, a detta di molti, riprende la iniziale vena creatrice di Friese che si era un po' spenta con gli ultimi titoli (diciamo da "Copycat" in poi).
Si tratta in sostanza di un piazzamento lavoratori e raccolta risorse che poi vanno trasformate da apposite carte che andremo via via a migliorare, acquistandole da un display diviso in miglioramenti attuali e futuri. Il motore principale è quindi quello delle carte ed è decisamente ripreso da Copycat, con una influenza del mercato delle centrali di Alta Tensione. Questo, come vedremo nei commenti finali, è per me il suo pregio e forse anche il suo difetto.
La mappa e la grafica in generale (ma anche i mele) sono la riproposizione di quelli di "First Sparks" (un titolo che ha avuto, ingiustamente, poco successo).
Il gioco è venduto al momento in un'unica edizione bilingue inglese/tedesco, direttamente dalla 2F-Spiele.
Scheda
Autore: Friedemann Friese (2020)
Meccaniche: deck building, raccolta risorse
Durata: 30 min a giocatore
N° giocatori: 1-5
Dipendenza lingua: nessuna
Scalabilità: buona
Materiali: Buoni nel complesso. Meeple piccoli ma sagomati e colorati. Tabellone e carte di qualità standard.
Grafica: retrò, colori pastello.
Rapporto qualità/prezzo: sfavorevole
Prezzo: tra i 55€ e i 60€, a seconda del sito. più spedizione.
Il difetto che potrebbe emergere sta nelle ultime carte che si riesce ad acquistare dal display, un po' il tallone d'Achille di "Copycat". Il tema non è certo il punto forte, anche se un minimo l'idea della bonifica delle pianure egiziane si percepisce (via coccodrilli! largo alle coltivazioni!).
Il regolamento è scritto bene e diviso in due libretti, il secondo dei quali contiene l'elenco e la spiegazione delle carte.
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